Giovedì 13 febbraio 2025 - Ore 21:00
L'acclamato direttore d'orchestra Thibaut ha la leucemia e ha bisogno di un
donatore di midollo osseo. Proprio a causa della sua malattia, scopre di
essere stato adottato e che il perfetto donatore potrebbe essere suo
fratello biologico. Si tratta di un modesto impiegato che vive in una
cittadina nel Nord della Francia e suona il trombone nella fanfara locale.
Regia: Emmanuel Courcol
Interpreti: Benjamin Lavernhe - Thibaut, Pierre Lottin - Jimmy Lecocq, Sarah Suco - Sabrina, Jacques Bonaffé - Gilbert Woszniak, Clémence Massart - Claudine, Anne Loiret - Claire, Yvon Martin - Anthony
Sceneggiatura: Emmanuel Courcol, Irène Muscari
Fotografia: Maxence Lemonnier
Montaggio: Guerric Catala
Durata: un'ora e 44 minuti
L’Orchestra Stonata (2024) di Emmanuel Courcol è una storia di incontri, perdite e seconde possibilità, narrata con sensibilità e umorismo. Il film esplora il contrasto tra due mondi opposti: Thibaut, un direttore d’orchestra abituato ai riflettori delle grandi sale da concerto, e Jimmy, un uomo semplice che suona per passione nella banda del suo paese.
Quando Thibaut scopre di essere stato adottato e di avere un fratello biologico, il suo universo ordinato vacilla. La ricerca di Jimmy non è solo un tentativo di riempire un vuoto, ma anche un viaggio di riscoperta personale, aggravato dalla sua malattia. Il primo incontro tra i due è segnato da incomprensioni e diffidenze: Thibaut fatica ad accettare l’esuberanza e la vita modesta di Jimmy, mentre quest’ultimo vede nel fratello un uomo distante e snob.
Ma è proprio la musica, il loro terreno comune, a diventare il ponte tra i loro mondi. Attraverso prove, scontri e momenti di condivisione, la loro relazione si trasforma in un legame autentico. Il film, con una regia attenta ai dettagli e una colonna sonora emozionante, riesce a raccontare con leggerezza e profondità il valore della famiglia, al di là dei legami di sangue.
“L’Orchestra Stonata” è una pellicola che parla di riconciliazione, accettazione e dell’importanza di non lasciare irrisolti i rapporti più significativi della nostra vita. Un racconto che fa sorridere e commuovere, lasciando nello spettatore una dolce nota di speranza. (a cura di Sofia Fumagalli)