Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese:
ragioniere nell'animo prima ancora che di professione, lavora come contabile
in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all'altro la fabbrica chiude e
il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un'azienda avveniristica
della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e
brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui
ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni
Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro
ammogliati. Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si
dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da
quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli
allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio.
Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti lo
ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli
anni ‘30. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda,
ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci
del tenero. Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra,
il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi,
coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del
resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che
conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.
Regia: Neri Marcorè
Interpreti: Alberto Paradossi, Marta Gastini, Neri Marcorè, Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Storti, Walter Leonardi, Giovanni Esposito, Antonio Catania, Pia Engleberth, Pia Lanciotti, Ale , Franz , Giacomo Poretti, Davide Ferrario
Sceneggiatura: Maurizio Careddu, Paola Mammini, Neri Marcorè, Alessandro Rossi
Fotografia: Duccio Cimatti
Montaggio: Alessio Doglione
Musiche: Pacifico
Durata: un'ora e 40 minuti