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L'angolo giro

Io sto con la sposa

Io sto con la sposa

 Martedì 18 Novembre - Ore 21:00

Sarà presente il regista Antonio Augugliaro

Ingresso gratuito

Tutto esaurito

Io sto con la sposa - Trailer ufficiale

Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un'amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un'Europa sconosciuta. Un'Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell'incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

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Scritto e diretto da: Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry

Interpreti: Tasneem Fared, MC Manar , Ahmed Abed, Gabriele Del Grande, Tareq Al Jabr, Rachele Masci, Valeria Verdolini, Ruben Bianchetti, Marco Garofalo, Gina Bruno, Abdallah Sallam, Alaa Bjermi, Mona Al Ghabr, Khaled Soliman Al Nassiry, Marta Bellingreri, Chiara Denaro, Elena Bissaca, Daniele Regoli, Silvia Turati

Fotografia: Gianni Bonardi

Montaggio: Antonio Augugliaro

Musiche: Dissòi Lògoi: Tommaso Leddi, Matteo Maltauro, Alberto Morelli, Franco Parravicini, Federico Sanesi, MC Manar Mosè - C.O.V.

Finanziato da 2617 produttori dal basso

Durata: 1 ora e 38 minuti

Io sto con la sposa

La critica

Critica "Malgrado si tratti dell'effettiva cronaca filmata di un fatto reale in 'Io sto con la sposa' circola un'aria quasi fiabesca. Grazie agli sforzi, in particolare, di due palestinesi di Siria già espatriati e di due italiani, e dopo aver raccolto 100 mila euro in due mesi attraverso una campagna on line, tra il 14 e il 18 novembre del 2013 si è svolto il viaggio che vediamo nel film. (...) Sfida molto audace perché si trattava di infrangere o aggirare le leggi europee sull'immigrazione: rischiano gli stranieri ma anche gli italiani. Non mancano apprensione e tristezza, ma si intrecciano con uno spirito solidale e fiducioso, di euforia avventurosa." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 9 ottobre 2014)

"Firmato da Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, realizzato grazie a una campagna di crowfunding online, presentato (fuori concorso in «Orizzonti») all'ultima Mostra di Venezia, 'lo sto con la sposa' è «un film documentario, ma anche un'azione politica. Una storia reale, ma anche fantastica». Dietro le immagini della traversata, in un'Europa «transnazionale, solidale e goliardica», c'è la fatica della realizzazione, l'impegno di una troupe ha lavorato con la massima velocità affinché l'impresa durasse poco e finisse bene. Dallo schermo si sprigiona, contagiosa, l'euforia di persone vere che fanno cose speciali, normali super-eroi che hanno capito quanto è importante darsi una mano." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 9 ottobre 2014)

"Non c'è dubbio che 'lo sto con la sposa' firmato in triplice regia da due italiani e un siriano-palestinese sia uno dei migliori esempi di road-movie-documentary visti negli ultimi mesi. (...) Un film ibrido tra realtà e finzione che mostra l'osmosi tra abilità artistica e impegno politico, sapientemente girato e 'composto' con un cast non professionista ad alta aderenza. Interessante anche la modalità produttiva, che ha utilizzato il crowdfunding (oltre 100 mila euro raccolti) in svariati Paesi del mondo." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 9 ottobre 2014)

"E' tutto clandestino ma anche bello, vero, emozionante. A volte vorresti che il documentario abbia una regia più all'altezza della storia che mette in scena, ma non si può dimenticare che tutto il film è un viaggio istantaneo nel quale sarebbe stato difficile progettare momenti più forti." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 9 ottobre 2014)

"Un film coraggioso, da tanti punti di vista: girato ai confini della legge (...) e finanziato solo dal basso, con un'imponente campagna di crowdfunding (98.000 euro da donatori di 30 paesi). (...) L'immagine di persone reali, con i vestiti a festa e gli abiti quotidiani, raccontate nello sconforto tanto quanto nella speranza, nell'allegria del sereno 'cazzeggio' serale, nei bisticci innamorati di una coppia di anziani, nelle furiose rime di un rapper dodicenne, nelle parole delle canzoni (tantissime nel film) intonate a casa come in mare. Immagini di vita e di speranza che non negano certo il vissuto dei protagonisti, presente in più di un passo della narrazione." (Ilaria Ravarino, 'Il Garantista', 5 settembre 2014)

Io sto con la sposa

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