Auditorium di Casatenovo. Oltre 50 anni di cinema e teatro

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Il timido e impacciato Emilio è innamorato della bellissima Nadia fin da quando erano piccoli. Per i lunghi anni dell'infanzia e dell'adolescenza, Emilio non ha mai avuto il coraggio di confessarle il suo amore. La venerazione nei confronti della ragazza l'ha portato anche a iscriversi alla stessa Università di Medicina. Un bel pomeriggio primaverile, Emilio prende il coraggio a due mani...si avvicina a Nadia, la saluta ma lei gli racconta che sta per partire per l'Inghilterra: ha vinto una borsa di studio e si trasferirà a Oxford. Emilio è distrutto, ma per fortuna non è solo, ha un gruppo di amici straordinario per idiozia, ma anche per entusiasmo. Falsificando documenti e diplomi, riescono a ottenere l’iscrizione ad Oxford. Così il gruppo sbarca in Inghilterra. Cinque “fulgide menti” nel tempio del sapere per eccellenza...

Regia: Paolo Ruffini

Interpreti: Paolo Ruffini, Luca Peracino, Andrea Pisani, Guglielmo Scilla, Frank Matano, Olga Kent, Gaia Messerklinger, Giulia Ottonello, Niccolò Senni

Sceneggiatura: Paolo Ruffini, Guido Chiesa, Giovanni Bognetti

Fotografia: Federico Masiero

Montaggio: Claudio Di Mauro

Musiche: Andrea Farri, Claudia Campolongo

Durata: 1 ora e 40 minuti

 Biglietti esselunga Vieni al cinema alla domenica sera - a Casatenovo costa meno Prendi sei e paghi cinque - Tessere a scalare

cinematografo.it - Fondazione ente dello spettacolo ***** Più che emorragia di talenti, nel debutto alla regia di Ruffini si dovrebbe parlare di anemia congenita: imbarazzante

Avanti un altro. Dopo aver attinto a piene mani da Zelig (da Checco Zalone a Ficarra e Picone), Italia Nostra pesca da Colorado, che è un pò il gemello sfigato del primo. La conferma arriva, suo malgrado, dall'esordio alla regia di Paolo Ruffini, perdente su tutta la linea: dai protagonisti ("s-figati, ovvero coloro i quali sono sprovvisti di f..a", copyright di Ruffini medesimo) all'operazione in sé, che prova a buttare nella mischia del cinema tricolore il college-movie alla Porky's, salvo poi assortirlo malamente con situazioni, comicità e caratteri provenienti dai più disparati satelliti della comicità italiana, dalla "scuola" dei toscanacci (alla quale Ruffini stesso appartiene) a quella napoletana (è l'universo di Frank Matano e Biagio Izzo), senza dimenticare la volgarità pierinesca, quella degli idioti e il cinepanettone aureliano (in uno dei quali era già apparsa la bellona di turno, Olga Kent, qui doppiata da una voce da Mulino Bianco).

Ma la lista dei riferimenti potrebbe essere ancora più estesa, se ragionassimo sui personaggi - basterebbe citare il catatonico fattone à la Lebowski o il paraplegico irriso alla Quasi amici, per non dire del "non vedente" Ruffini in una imbarazzante pantomima del cieco Gene Wilder: una cosa è ridere "con" i disabili, un'altra "su" - o sugli sketch, tutti più o meno riciclati.

Fuga di cervelli è davvero una sorta di Hellzapoppin della peggio commedia italiana, scorretta ma fino a un certo punto (attenzione, il moralismo fa capolino), derivativa e involuta, volgare senza essere trasgressiva (basti pensare al ruolo riservato alla donna, ancora "preda" da sedurre).

Decenni di storia della comicità e stiamo ancora a ridere (?) di handicap, peti e parolacce. Produce Colorado Film, che un tempo sfornava cult come Puerto Escondido. Imbarazzante da parte loro, inquietante dalla nostra: davvero ci meritiamo questo? (Gianluca Arnone)

I film della stagione 2013 / 2014


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