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Quasi tre quarti della superficie terrestre sono coperti dagli Oceani. I registi francesi Jacques Perrin e Jacques Cluzaud si sono messi in viaggio per realizzare un documentario sull'enorme distesa oceanica che continua a svolgere un ruolo cruciale nella storia e nel sostentamento dell'uomo. Le profonde e abbondanti acque degli Oceani custodiscono mille pericoli e misteri che questo film esplora. Neri Marcorè racconta la storia di un affascinante viaggio nelle profondità degli abissi degli oceani, in mezzo alla forza delle tempeste, nel vasto territorio di coloro che abitano il mare.
Regia: Jacques Perrin, Jacques Cluzaud
Interpreti: Neri Marcorè
Sceneggiatura:
Fotografia: Simon Christidis, Luc Drion, Laurent Fleutot, Philippe Ros, Luciano Tovoli
Montaggio: Catherine Mauchain, Vincent Schmidt
Musiche: Bruno Coulais
Durata: 1 ora e 43 minuti
Affascinante viaggio nelle profondità degli abissi marini: poetico e misterioso, Perrin fa centro ancora una volta
"L’oceano! Che cos’è l’oceano?” chiede un bambino all’inizio del film. Per dargli una risposta l’attore, regista e produttore Jacques Perrin, insieme a Jacques Cluzaud, ha realizzato La vita negli oceani. Negli ultimi anni ci siamo abituati ad andare al cinema per vedere documentari sulla vita animale: da Microcosmos - il popolo dell’erba prodotto dallo stesso Perrin nel 1996, poi La marcia dei pinguini, Il popolo migratore (sempre Perrin), L’incredibile viaggio della tartaruga, fino a Oceani 3D. Con La vita negli oceani si tocca l’apice di questo genere. Nato per testimoniare la straordinaria biodiversità marina e salvaguardare un macrocosmo popolato da molte specie a rischio estinzione, Oceans (titolo originale) è un reportage ad alto budget (58 milioni di euro e quattro anni di lavorazione), un affascinante viaggio nelle profondità degli abissi marini. Non ci sono commenti didattici solo poche riflessioni - la voce off nella versione italiana è di Neri Marcorè - la parola è lasciata al mare. Non ha bisogno dell’escamotage del 3D: grazie all’invenzione di una strumentazione digitale all’avanguardia e diciotto troupe con i migliori professionisti in riprese estreme immerge lo spettatore nelle acque più remote del pianeta.
Poetico e terribile come lo spettacolo titanico e primordiale della tempesta, è anche un inno ai pericoli e misteri di un territorio selvaggio, in cui vige la legge della sopravvivenza, il pesce grosso mangia il piccolo e chi si ferma è perduto. Ma Oceans non si limita a documentare la vita della fauna acquatica, è un thriller con scene ad alta tensione ed epiche battaglie, è un racconto fantastico che ripropone un immaginario disneyano (Fantasia, La Sirenetta, Dumbo, Bambi) evocato dalla scrittura dei personaggi firmata da un vecchio lupo di mare, il Capitano Paul Watson, e dalla magistrale colonna sonora di Bruno Coulais. In questa sinfonia Perrin ingloba anche l’uomo, ingranaggio, spesso difettoso, dell’intero ciclo vitale di evoluzione ed estinzione, mostrando come possa diventarne una parte armonica ed empatizzare con il suo altro naturale, il suo convivente sul pianeta. Lo sguardo rispettoso della telecamera stringe sui primi piani degli occhi delle creature marine che osservano incuriosite e non si capisce chi guarda chi, come nella metafora finale dell’acquario. Il discorso di Perrin non si riduce all’ecologia ma si fa etica della responsabilità. Se c’è stato un prima e un dopo Il mondo del silenzio (1956) di Jacques-Yves Cousteau, ci sarà un prima e un dopo La vita negli oceani. (Giulia Iselle)
"«Un giorno mio figlio mi ha chiesto, 'Che cos'è l'oceano?'. Per rispondergli ho fatto un film». Dopo aver prodotto lo straordinario 'Microcosmos' (1997), Jacques Perrin torna con Jacques Cluzaud e dai cieli de 'll popolo migratore' (2001) s'immerge nelle acque oceaniche, realizzando un documentario di superlativo impatto audio-visivo e meditativo. Il coinvolgimento co-produttivo del progetto è mondiale (per fare il film si è creata una Fondazione) per un budget di oltre 50mln di euro volti alle migliori intenzioni: i massimi studiosi del settore hanno accompagnato fotografi e videomaker dotati delle più evolute tecnologie ad esplorare misteri oceanici e relative specie a rischio estinzione per sensibilizzare - senza strumentalizzazioni - sulla questione ambientale. In attesa che Perrin e soci tornino a sorprenderci sul Fuoco e la Terra (entrambi in pre-produzione) a chiusura della tetralogia degli elementi, 'La vita negli oceani' ha siglato uno strepitoso successo di box office ovunque, con l'Italia ancora una volta fanalino di coda planetario in materia distributiva, arrivando in ritardo e con programmazioni tutt'altro che oceaniche. Per fortuna CinemAmbiente di Torino con circuito 'The Space' si sono adoperati per l'uscita mirata a qualche giorno in 34 città. Da cercare con priorità assoluta, estendendo l'invito a famigliari di ogni generazione." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 7 giugno 2012)
"I documentari sul mondo animale hanno un fascino particolare. Sarà che molti degli 'interpreti' ripresi hanno un'espressione più intensa e variegata di certi attori di Hollywood, ma è certo che difficilmente ci si annoia come spesso succede, invece, con pretese pellicole autoriali. Merito di registi come Perrin che riescono a trasformare i loro docufilm in un mix che spazia dal comico al sentimentale (certo, anche tra i pesci), dall'avventuroso al thriller. Insomma, un divertimento adatto a tutta la famiglia." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 8 giugno 2012)