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Un'armata aliena è intenzionata a portare morte e distruzione sul nostro pianeta. Una flotta della Marina degli Stati Uniti, impegnata in una esercitazione in mare aperto, si troverà impegnata a combattere una vera e propria guerra tra mare, cielo e terra...
Regia: Peter Berg
Interpreti: Liam Neeson, Alexander Skarsgård, Brooklyn Decker, Taylor Kitsch, Robyn Rihanna Fenty, Peter MacNicol, Tadanobu Asano, Jesse Plemons, Hamish Linklater, Stephen Bishop, Beau Brasso, Griff Furst, Billy Slaughter
Sceneggiatura: Erich Hoeber
Fotografia: Tobias A. Schliessler
Musiche: Steve Jablonsky
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: consigliabile, semplice
Fantascienza; Fumetti; Guerra
Partendo da "Battleship", gioco da tavola di lunga tradizione prodotto dalla Hesbro, si sviluppa un kolossal di crescente magniloquenza che comincia come una tranquilla esercitazione e finisce in uno scontro di epiche proporzioni. Constatata la difficoltà di individuare nello scacchiere geografico terrestre un nemico credibile, tornano d'attualità gli alieni, qui chiamati Regents, grandi, potenti, minacciosi. Come già accadeva nei gloriosi western, gli assediati prima subiscono, poi si organizzano, reagiscono e vincono. Ma stavolta, accanto agli States, ci sono anche i giapponesi, non più 'musi gialli'. La cerimonia finale omaggia i caduti e certifica che i giovani sono cresciuti sul campo, seri e affidabili. Il tutto dopo una battaglia di bombardamenti a ripetizione, spari a raffica, esplosioni, rumori assordanti, effetti speciali da super videogame. Un cinema che vive nel futuro ma non vuole allontanarsi dai buoni valori di un tempo per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e semplice quanto a struttura narrativa.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito come pellicola d'azione ad alta tensione spettacolare.
Dalla Hasbro con fracasso: intrattenimento ed effetti per il blockbuster firmato Peter Berg. Innocuo.
Chi ha visto Toy Story e chi è nato più di mezzo secolo fa conosce bene Mr. Potato. Quel tubero di plastica antropomorfo e smontabile fu il primissimo giocattolo marcato Hasbro uscito nel 1940. Da allora la casa americana fondata dai fratelli Hassenfeld (gli HAS BROthers) ha avuto un successo incredibile e al giorno d’oggi è proprietaria di marchi del calibro di Atari, Playskool, Tiger Electronics e Wizards of the Coast. Proprio ispirandosi ai propri giocattoli la Hasbro ha iniziato a finanziare film e dopo un esperimento nel 1985 con una pellicola dedicata al bestseller da tavola “Cluedo” li ritroviamo nel 2007 con Transformers, diretto dal re degli effetti speciali "caciaroni" Michael Bay. Gli incassi niente male convincono a portare avanti il progetto, e dopo altri 2 capitoli sui robot e un franchise appena iniziato sul pupazzo di G.I. Joe, perché non provarci con un altro immortale divertimento dei ragazzini che popolano gli ultimi banchi delle classi di tutto il mondo? La battaglia navale (in inglese, appunto, Battleship) del titolo è quella che avviene tra gli umani e gli alieni a largo delle coste hawaiane. Al comando dell’incrociatore che si trova lì rigorosamente per caso si trova Alex (Taylor Kitsch), non proprio il più furbo del canestro, insieme alla ciurma nella quale spunta anche la bella e tosta Cora (Rihanna). La storia è prevedibile e poco importante, se ne sta da una parte insieme alla recitazione mentre sullo schermo passano immagini mozzafiato di portaerei spezzate in due, città devastate, alieni arrabbiatissimi non si sa per quel motivo (e mai a nessuno si prendesse la briga di provare a chiederglielo, ovviamente). Ed esplosioni. Tante tante tante esplosioni che il regista Peter Berg ha avuto cura di inserire al ritmo più spedito possibile e al volume ogni volta più alto. Insomma: l’intrattenimento c’è e si vede, effetti speciali da fiato sospeso e qui e li si osa con comicità d’altri tempi che a modo suo funziona. L’ennesimo carrozzone che ci prende, ci porta a fare un giro per un paio d’orette anche divertenti e poi ci riporta dove ci aveva trovato sani e salvi. E un pochino più sordi. (Gabriele Carunchio)
C'erano un volta cowboy contro alieni; nel 2012 è la Marina americana a doversi battere contro gli ennesimi 'visitors', venuti sulla vecchia Terra alla ricerca (come al solito) di preziosa energia. Si chiamano Regents, sono umanoidi e sembrano invincibili. C'era una volta la vecchia Battaglia Navale, sollievo degli scolari dalla noia delle lezioni: ci si poteva giocare al modico prezzo di due fogli di carta quadrettata e due matite. Ora la Hasbro, detentrice dei diritti (sull'esempio di quanto fatto dalla Mattel con 'Transformers'), l'ha gonfiata in un giocattolone da 200 milioni di dollari. Gli sceneggiatori hanno provveduto a riempire i cacciatorpedinieri terrestri di character - il tenente Alex Hopper (impersonato da Taylor 'John Carter' Kitsch); l'esperta di armamenti Cora Raikes (Rihanna, al debutto sul grande schermo); un ammiraglio (il veterano Liam Neeson). La vera attrazione, però, sono i micidiali strumenti di aggressione degli alieni, realizzati dall'inevitabile Industrial Light & Magic, tra cui navi pensate come giganteschi insetti e sfere che triturano quanto traversa la loro strada." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 13 aprile 2012)
"Quando a scuola riempivamo i tempi morti con una penna e un foglio a quadretti, non potevamo immaginare con quanto ciclopico sfarzo ci avrebbe ripensato Peter Berg. 'Battleship' ossia battaglia navale, in effetti, è un blockbuster che ha utilizzato due anni di lavoro, i trucchi digitali della llm di Lucas e 200 milioni di dollari di budget per adattare il gioco praticato in tutto il mondo al 'mostruoso' gusto d'oggi." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 13 aprile 2012)
"E' (...) la versione fantascientifica del tradizionale gioco da tavolo della battaglia navale il kolossal di Peter Berg, 'Battleship', che ai soliti avversari politici sostituisce gli alieni (...). e chissà che anche questo film non sia in fondo in fondo uno spettacolare invito all'arruolamento." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 13 aprile 2012)
"Armatevi di pop-corn e lasciate i pensieri fuori dalla sala. E' l'unico modo per godervi un film che piacerà agli amanti del gioco di ruolo cui si ispira. L'invasione aliena non sembra lasciar speranze ai terrestri; solo un piano folle potrebbe sovvertire gli esiti di una battaglia navale che sembra persa. Il film, pur con i suoi limiti, ha il pregio di non prendersi sul serio, facendo della semplicità l'altra sua innegabile dote. Due ore di pura evasione, anche se dovrebbero fornire, in sala, i tappi per le orecchie." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 13 aprile 2012)