Gabriele Cirilli
Regia di Daniele Sala
Una madre bofonchia, si lagna, smadonna, sospira, straparla, mugugna.
Sta per morire: è così ormai da anni! Ogni volta che sembra che sia lì lì sul punto di esalare l'ultimo respiro all'improvviso ha un sussulto, un anelito di vita che le ridà la giusta forza, anzi una vera e propria carica dirompente che le permette di dare libero sfogo alle mille sfaccettature del suo carattere.
E in questi momenti di grande vitalità parla dei suoi figli, i suoi tanti figli che come tutti i figli del mondo danno gioie e dolori, grandi soddisfazioni, come pure grossi patimenti.
Donna Gabriella è chiaramente la metafora della fantasia di un attore, della sua creatività, dell'ispirazione capace di grandi voli come di rapide cadute.
Perciò i figli altro non sono che il prodotto di una fantasia fervida che, pur avendo dei momenti di stanca, fortunatamente non muore mai.
I balletti, la musica con la complicità di un'orchestra dal vivo, le canzoni, i monologhi, comici e non, i personaggi, i momenti di teatro, sono tutte le possibili manifestazione della capacità creativa di un istrione.
La Provincia di Lecco - Il Cittadino di Monza e Brianza