Sabato primo giugno - Ore 21:00
Di e con Charlie Chaplin
Al pianoforte Marco Detto
Ingresso 5.00 € - Posti numerati
I biglietti possono essere acquistati
presso la cassa negli orari di apertura per le proiezioni cinematografiche
(sabato e domenica: 20:30-22:30; domenica 15:30-17:30) oppure
on-line sulla piattaforma webtic.it (+1.00 €)
La febbre dell'oro (The Gold Rush) è un film muto diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin; fu proiettato la prima volta il 26 giugno 1925 e rivisitato, sempre da Chaplin, nel 1942.
Charlot parte alla volta dell’Alaska in cerca d’oro. Sorpreso dalla bufera, trova riparo in un rifugio in cui già è presente un ospite: si tratta di un fuorilegge, Black Larson. Ben presto sarà dei loro anche Big Jim, che lì vicino ha trovato la sua montagna d’oro ma che, analogamente agli altri, in quel momento ha bisogno di proteggersi dalle intemperie. I 3 convivono per qualche giorno, sfidando il freddo e la fame. Quindi, le loro strade si divideranno. Big Jim sarà tenuto lontano dalla sua fortuna a causa di una perdita di memoria. Ma quando, a distanza di tempo, rincontra Charlot capisce che non tutto è perduto. Quest’ultimo lo aiuterà infatti nella “ricerca del tesoro”: allora potrà conquistare una dignità, nonché il cuore della bella Georgia.
Marco Detto, pianista, compositore, tra i jazzisti italiani più apprezzati in ambito nazionale, e non solo. Milanese, con studi di violoncello alle spalle, si innamora del pianoforte e del jazz e si tratta di un amore ricambiato se è vero che, nel 1982, fresco ventenne, è già conteso come sideman da diverse realtà del capoluogo.
Presto si propone come leader del suo primo trio, la formazione che predilige, con Marco Ricci e Giorgio Di Tullio, dando un eccellente esempio della sua versatilità incidendo due album complementari: Falling in jazz with love, composto solo da standard, e I sogni di Dick, che raccoglie, invece, brani autografi. La sua fama si allarga oltre i confini nostrani e, così, ecco importanti collaborazioni con big del jazz mondiale come Palle Danielsson e Peter Erskine per La danza dei ricordi, Eddie Gomez e Lenny White per What a wonderful world, solo i primi di un elenco di incontri illustri che fanno di Detto uno dei più importanti pianisti del panorama contemporaneo. www.marcodetto.com
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