L'Auditorium è la "Sala della Comunità", secondo la definizione della Commissione Ecclesiale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, della Parrocchia S. Giorgio di Casatenovo.
Il progetto di gestione è il documento che unisce il gruppo dei volontari dell’Auditorium, che definisce chi siamo, cosa facciamo, in che modo operiamo e per quale motivo.
Il progetto di gestione è lo strumento attraverso il quale il gruppo dei volontari organizza e gestisce l’Auditorium, ne regolamenta le attività e l’organizzazione.
L’obiettivo del gruppo dei volontari è quello di lavorare insieme dimostrando continuamente progettualità, creatività, coerenza d’intenti e responsabilità perché l’Auditorium sia veramente e costantemente la Sala della Comunità, la sala di una comunità cristiana viva, attiva e dinamica volta alla ricerca dell’accrescimento e dell’arricchimento culturale e spirituale.
L’Auditorium è la “Sala della Comunità”, così come è definita dalla Commissione Ecclesiale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, della Parrocchia San Giorgio di Casatenovo.
Per meglio chiarire il concetto di Sala della Comunità, riportiamo alcuni passaggi significativi della nota pastorale della Cei che delinea in maniera precisa ed articolata il ruolo delle sale parrocchiali.
(Estratto da: La sala della comunità: un servizio pastorale e culturale – II nota pastorale-1999)
Con “sala della comunità” non si definisce solo uno spazio fisico, ma si indica una precisa attitudine della comunità cristiana a diffondere il messaggio evangelico, coniugandolo con le diverse espressioni culturali e utilizzando i linguaggio propri della comunicazione moderna.
Le sale della comunità hanno il pregio di svolgere un’azione pastorale e culturale di ampio respiro, che coinvolge tutte le componenti della comunità ecclesiale e si rivolge, attraverso le varie forme della comunicazione sociale, anche a coloro che sono lontani dalla fede ma mostrano interesse per i grandi temi dell’esistenza umana. Queste sale sono a servizio di una dinamica missionaria, che vuole raggiungere gli ambienti della vita familiare, professionale e sociale attraverso un uso saggio dei media.
La sala della comunità non è più semplicemente una sala del cinema, ma una vera e propria struttura pastorale al servizio della comunità.
La sala della comunità deve diventare luogo di confronto, di partecipazione e di testimonianza, espressione di una comunità viva e dinamica. Come struttura complementare alla chiesa, la sala della comunità si pone a servizio della comunione e dell’azione educativa.
La sala della comunità è luogo della riflessione e dell’accoglienza,
dell’incontro e dell’approfondimento. È spazio per sviluppare in modo
creativo l’intelligenza credente, per leggere la storia a partire dallo
sguardo di uomini e donne illuminati dalla fede in Gesù Cristo.
La sua azione tende poi a far crescere la capacità di chi già crede ad
interpretare la realtà con gli occhi della fede e ad essere aperto e attento
alle persone che gli vivono accanto, a comprendere le istanze e i processi
culturali che caratterizzano il suo territorio.
La sala della comunità si presenta come lo spazio dove autenticamente si fa cultura, cioè si coltiva il gusto, la mente e il cuore.
La sala è detta “della comunità” non tanto perché è di proprietà o di uso
esclusivo della comunità ecclesiale, ma perché in essa ciascuno può trovare
uno spazio accogliente e confortevole, stimolante e fecondo di opportunità
culturali e spirituali.
Le sale della comunità “devono proporsi come luoghi di incontro e di
dialogo, come spazi di cultura e di impegno, per un’azione sapiente di
recupero culturale, di preevangelizzazione e di piena evangelizzazione
La sala della comunità è un luogo fisico dove singole persone, gruppi, associazioni possono ritrovarsi. Non un luogo anonimo - come tanti altri luoghi e “non luoghi” della società contemporanee -, frequentato da sconosciuti disattenti gli uni agli altri, ma uno spazio dove si possono incontrare e conoscere altre persone interessate a un percorso di ricerca o a una condivisione di esperienze. Uno spazio che offre una proposta articolata di momenti di intrattenimento o di riflessione, scanditi secondo un criterio non meramente occasionale o episodico, ma secondo una significativa programmazione, che offre l’opportunità di qualificare l’uso del tempo in una società che vive sempre di più questa dimensione come un susseguirsi indifferenziato di eventi.
La sala della comunità è luogo di socializzazione e di promozione culturale.
Non si dimentichi mai che la sala della comunità è struttura pastorale al servizio della vita della Chiesa.
L’accessibilità è conseguenza della funzionalità. È necessario infatti che la sala della comunità sia anzitutto utilizzabile dalla comunità cristiana, dalle sue diverse componenti, dai piccoli come dai grandi. È necessario in modo particolare coniugare l’adeguamento alle innovazioni tecnologiche con la sobrietà e le molteplici funzioni che la sala è chiamata a svolgere.
Il gruppo animatore della sala ha il compito di intercettare le domande e di cogliere le aspettative del territorio in cui opera, facendo riferimento al piano pastorale diocesano e agli orientamenti pastorali della Chiesa italiana.
Coloro che non appartengono alla comunità dei credenti non possono essere considerati come soggetti estranei o passivi delle sollecitazioni della comunità cristiana, ma devono essere accolti come interlocutori attivi per un confronto dialettico sul terreno delle questioni e dei problemi umani, in tutta l'estensione della loro gamma, su cui i cristiani sono sfidati a mostrare di avere una parola credibile da dire alla luce della loro fede, per rendere ragione della loro speranza. È dalla validità e dai risultati di questo approccio che nasce una possibilità concreta di evangelizzare chi non ha fede. I cristiani hanno l'opportunità di verificare la solidità della propria fede, la capacità di trasmettere il messaggio cristiano con i linguaggi correnti e la qualità della loro carità.
La sala utilizza ogni strumento di comunicazione a seconda delle proposte e delle persone a cui vuole riferirsi. Per la diversità degli strumenti e per la varietà dell’utilizzo oggi la sala della comunità si presenta come una struttura polivalente: luogo per gli incontri e i dibattiti che segnano la vita interna della comunità ma anche quella esterna, con confronti su temi importanti sia dal punto di vista civile che culturale, per la preparazione alla celebrazione per i ragazzi dell’iniziazione cristiana e per manifestazioni di carattere culturale, come mostre, conferenze e momenti di intrattenimento e di festa.
Una programmazione non episodica e strutturata attorno ad un preciso progetto faciliterà lo sviluppo di un’attività continuativa e capace di creare una partecipazione attenta e fedele.