Sabato 4 novembre | Ore 21:00 |
Domenica 5 novembre | Ore 16:00 e 21:00 |
I detective Sonny Crockett e Ricardo Tubbs sono chiamati a investigare in incognito su un traffico di droga che vede coinvolta un'impresa criminale multinazionale alla cui presidenza siede la bella Isabelle, una donna d'affari di origine cubano/cinese...
Regia | Michael Mann |
Sceneggiatura | Michael Mann |
Jamie Foxx | Colin Farrell |
Gong Li | Naomie Harris |
Ciarán Hinds | Justin Theroux |
John Ortiz | Luis Tosar |
Valutazione Pastorale (dal sito ACEC)
Giudizio: Accettabile, riserve, crudezze
Come si ricorderà, 'Miami Vice' é stata una serie televisiva che intorno alla metà degli anni Ottanta dette un impulso fortemente innovativo al genere poliziesco su piccolo schermo. Decidendo di riprendere quei personaggi per portarli al cinema, Mann ha subito capito che doveva sottrarli al ricordo di quelle collocazioni e calarli in cornici rinnovate e più attuali. A restare come tratto unificante é l'intento di osservare la dura realtà della vita dell'agente in incognito nel nuovo millennio globalizzato, dove droga, armi, software piratati, medicinali contraffatti fanno parte di un unico grande "business". Il fatto è che, più del lontano serial tv, a restare vivo nel ricordo é lo splendido "Collateral", precedente titolo di Mann. E allora bisogna registrare un passo indietro. "Miami Vice" (film) ha un taglio svelto, ma indulge anche in inopportune lungaggini (135'), é dinamico ma con troppi passaggi narrativi superflui e un po' incongrui. La storia d'amore tra Isabella e Crockett ha sapori da rosa sbiadito e procede verso un finale inutilmente neoromantico. Certo si tratta di un prodotto pur sempre di alta professionalità, dal quale emerge quell'idea del cambio di identità (i poliziotti 'devono' diventare criminali) che sta molto a cuore a Mann. Come in "Collateral". Ma qui, a mancare sono lo scarto psicologico, il graffio esistenziale, il velo di amarezza che attraversavano quella vicenda con Tom Cruise. Resta un notevole film d'azione, anche indirizzato verso il successo finale della polizia sui gangster (il Bene prevale sul Male, l'ordine é salvo) e che, dal punto di vista pastorale, può essere valutato come accettabile, con riserve per le crudezze presenti, sia pure rese necessarie dal 'genere'.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Attenzione é da tenere per i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.